| ||||
La libertà di scegliere e di ricominciare. Ogni essere umano sulla terra ne ha diritto.
Eppure, come ci raccontano le cronache, sono ancora molte le donne che nel nostro Paese devono fare i conti con l’esclusione sociale e con la mancanza dei mezzi necessari per costruirsi una vita piena di senso. Una realtà ancora più triste quando alla mancanza di opportunità si aggiungono violenza e soprusi, psicologici e fisici. Cosa che accade, purtroppo, a una donna su tre nel mondo.
Proprio per dare a tutte le donne un’opportunità di rinascita e di rivincita, è nato qualche tempo fa “VIEW – Violenza Impresa Welfare”, il progetto promosso dalla Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative Emilia Romagna. Sostenuto da Fondosviluppo, “VIEW” nasce in particolare per prevenire la violenza sulle donne nei luoghi di lavoro e creare una rete regionale di cooperative per fornire servizi alle donne vittime di violenze e soprusi.
Guarda il video di presentazione di “VIEW – Violenza Impresa Welfare”>
Se nella fase 1 del progetto la priorità è stata raccogliere informazioni e dati di scenario con una indagine effettuata su 100 cooperative, nella fase 2 attualmente in partenza le donne potranno avere ancora di più accesso a iniziative di microcredito, educazione finanziaria e beneficiare di programmi per il reinserimento lavorativo e per la protezione da situazioni di potenziale rischio.
Un mix di informazioni e impegno che permette di fare prevenzione e favorire la consapevolezza rispetto al problema della violenza sulle donne ma anche di offrire strumenti concreti per generare nuovo valore e nuova progettualità per la comunità.
Il caso de La BCC e del programma Energia Donna
Sul territorio gli stimoli si moltiplicano. È il caso di La BCC ravennate, forlivese e imolese che ha aderito alla causa del progetto VIEW mettendo a disposizione tempo, risorse e competenze.
Attraverso il contributo delle erogazioni dai Comitati Locali, La BCC oggi sostiene economicamente le associazioni con un fondo ad hoc per finanziare o co-finanziare percorsi di formazione volti all’inclusione lavorativa e organizza incontri formativi in tema di educazione finanziaria.
Il radicamento sul territorio permette inoltre di sensibilizzare e coinvolgere le associazioni che possono mobilitarsi per promuovere il reinserimento delle donne nel mondo del lavoro e il raggiungimento della piena autonomia economica.
E la rete funziona così bene che è in via di definizione il primo accordo con un’associazione, la SOS Donna. Accordo che permetterà di dare sostegno immediato alle donne vittime di violenza attraverso l’erogazione in convenzione di microcredito sociale o di altre forme di strumenti finanziari a canone agevolato.
Un progetto che darà sicurante molti frutti nel prossimo futuro.